La tua obiezione è giusta. Tuttavia mi fa ricordare della domanda che più volte mi sono fatti, sin da ragazzino, leggendo i racconti della Bibbia, sia per quanto riguarda l'antico testamento che per il nuovo. E cioè gli uomini sono sempre sembrati estremamente caparbi, resistenti, ottusi di fronte ai miracoli più incredibili.
E mi dicevo "se fossi stato io, avrei avuto la certezza della potenza di Dio di fronte a tali prodigi".
A ben pensarci, però, noi leggiamo la Bibbia con la percezione (per chi ha fede) già confezionata che quelli siano fatti che raccontano del rapporto di Dio con l'uomo. Ma chi visse quei tempi e quegli eventi, non potrebbe essere che, come per noi oggi, ci fosse sempre la possibilità di una interpretazione diversa dei fatti?
Prendiamo l'antico testamento, l'uscita del popolo ebraico dal Paese d'Egitto: Dio inviò Mosè di fronte al Faraone per dirgli di lasciare andare il suo popolo, ma il Faraone oppose resistenza. Dio mandò quindi la prima piaga:
Tramutazione dell'acqua in sangue.
Ma il Faraone non ne voleva sapere. Dio mandò poi nell'ordine:
Invasione di rane dai corsi d'acqua.
Invasione di zanzare.
Invasione di mosche.
Morte del bestiame.
Ulcere su animali e umani.
Pioggia di fuoco e ghiaccio (grandine)
Invasione di cavallette/locuste.
Tenebre
Morte dei primogeniti
Noi le conosciamo tutte insieme, perché le abbiamo lette dopo: ma al momento il Faraone poteva aver ragione di credere che i primi "problemi" potessero essere dei fenomeni naturali, casuali, slegati dalle minacce di Mosè?
Forse ce ne vollero dieci per decidersi che il Dio di Mosè esisteva davvero?
Oppure, nel nuovo testamento, abbiamo chiari esempi della divinità di Cristo, ma anche delle posizioni ambigue da parte di Cristo stesso.
Gesù viene toccato da una donna malata che cerca la guarigione. Quando la vede le dice: <<Figlia mia, la tua fede ti ha salvata. Ora vai in pace, guarita dal tuo male>>.
Quindi chi ha guarito la donna? Gesù oppure la fede della donna stessa, in altre parole la sua convinzione d'essere guarita?
In un'altra circostanza, Gesù guarisce un cieco dalla nascita: la gente era incredula.
<<I vicini e gli altri che prima lo vedevano chiedere lʼelemosina, meravigliati, domandavano: «Ma è proprio lui, quello che chiedeva la carità?»
Alcuni rispondevano di sì, altri dicevano: «Non può essere lo stesso, ma certo gli assomiglia come una goccia dʼacqua!»
E il mendicante diceva: «Sono proprio io!»
Come possiamo osservare, sono passati duemila anni, ma anche allora non si poteva giurare della divinità di Cristo e dei suoi miracoli. Qualcuno ci credeva e qualcuno no. Si potevano trovare delle spiegazioni alternative. Perfino per il miracolo più potente, come la ressurrezione di Lazzaro. Gesù disse "Egli non è morto, ma dorme". Ma allora era morto oppure dormiva? E' uno modo di dire oppure Lazzaro era in una sorta di coma?
Tornando infine al Faraone: una minaccia di Mosè seguita da una piaga può essere una coincidenza. Seconda minaccia e seconda piaga.... la situazione si fa sospetta, ma del resto si può lanciare una moneta ed avere due volte testa o due volte croce.
Terza minaccia e terza piaga. La legge del caso inizia a vacillare...
Quarta minaccia e quarta piaga... ci si dovrebbe preoccupare, e così via... ma la certezza assoluta che dieci "sfighe" consecutive azzeccate da un falso profeta non siano possibili non si potrà mai avere.