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Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!

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3 Anni 11 Mesi fa #58429 da Guglielmo da Baskerville
Risposta da Guglielmo da Baskerville al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!
Potrei fare un esempio per chiarire come l'emotività condizioni, le speranze a volte costringano a credere in qualcosa se non si è disposti a fare un passo ulteriore. Poco tempo fa parlavo con un amico con cui sono praticamente cresciuto in ambiente religioso. Frequentavamo la stessa chiesa da quando eravamo bambini. Lui spesso mi stuzzica, affermando che io sia diventato uno di "scientology" o qualcosa del genere perché non frequento più assiduamente la chiesa. In realtà Scientology non c'entra nulla, ma è un modo per descrivermi "strano" in senso negativo, cioè lontano dalla fede.
Alora io gli rispondo descrivendogli molte contraddizioni di tipo teologico, molti problemi che affliggono il cristianesimo, la Bibbia, il creazionismo e così via. Quando prendo questi argomenti, il mio amico mi ferma e dice che non vuole sentire certi discorsi, non gli interessano e non è disposto neanche a parlarne. Poi aggiunge che il dolore per la perdita di suo padre (che è mancato l'anno scorso) non gli rende possibile neanche immaginare che ciò in cui suo padre ha sempre creduto, i principi secondo i quali l'ha educato e cresciuto, e le preghiere che hanno fatto insieme fino alla fine, siano soltanto una fantasia, un parlare da soli.
A questo punto io smetto di discutere dell'argomento perché stiamo parlando di un vissuto altamente emotivo e non di riflessioni a mente aperta. Se il mio amico ritiene troppo doloroso anche solo ipotizzare che la religione sia un'illusione, non posso certo dargli una coltellata, insistendo con il discorso.
Però me ne vado amareggiato, pensando che se il nostro approccio è credere in ciò di cui abbiamo bisogno per poter vivere sereni, allora non siamo molto diversi da coloro che costruiscono un totem e poi lo adorano come se fosse vivo. Non possiamo credere solo perché se non credessimo saremmo disperati.

Il discorso del mio amico è soltanto un esempio, ma spiega in quali punti possiamo aver "peccato" di visione deformata nell'osservazione del mondo. Senza pretesa che il mio amico abbia torto ed io ragione. Potrei essere io ad avere una visione deformata ma a questo punto mi deve spiegare anche perché.

C'è sempre una spiegazione... basta sapere dove cercarla.
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3 Anni 11 Mesi fa #58431 da 00001
Risposta da 00001 al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!

valle ha scritto: Potrei fare un esempio per chiarire come l'emotività condizioni, le speranze a volte costringano a credere in qualcosa se non si è disposti a fare un passo ulteriore. Poco tempo fa parlavo con un amico con cui sono praticamente cresciuto in ambiente religioso. Frequentavamo la stessa chiesa da quando eravamo bambini. Lui spesso mi stuzzica, affermando che io sia diventato uno di "scientology" o qualcosa del genere perché non frequento più assiduamente la chiesa. In realtà Scientology non c'entra nulla, ma è un modo per descrivermi "strano" in senso negativo, cioè lontano dalla fede.
Alora io gli rispondo descrivendogli molte contraddizioni di tipo teologico, molti problemi che affliggono il cristianesimo, la Bibbia, il creazionismo e così via. Quando prendo questi argomenti, il mio amico mi ferma e dice che non vuole sentire certi discorsi, non gli interessano e non è disposto neanche a parlarne. Poi aggiunge che il dolore per la perdita di suo padre (che è mancato l'anno scorso) non gli rende possibile neanche immaginare che ciò in cui suo padre ha sempre creduto, i principi secondo i quali l'ha educato e cresciuto, e le preghiere che hanno fatto insieme fino alla fine, siano soltanto una fantasia, un parlare da soli.
A questo punto io smetto di discutere dell'argomento perché stiamo parlando di un vissuto altamente emotivo e non di riflessioni a mente aperta. Se il mio amico ritiene troppo doloroso anche solo ipotizzare che la religione sia un'illusione, non posso certo dargli una coltellata, insistendo con il discorso.
Però me ne vado amareggiato, pensando che se il nostro approccio è credere in ciò di cui abbiamo bisogno per poter vivere sereni, allora non siamo molto diversi da coloro che costruiscono un totem e poi lo adorano come se fosse vivo. Non possiamo credere solo perché se non credessimo saremmo disperati.

Il discorso del mio amico è soltanto un esempio, ma spiega in quali punti possiamo aver "peccato" di visione deformata nell'osservazione del mondo. Senza pretesa che il mio amico abbia torto ed io ragione. Potrei essere io ad avere una visione deformata ma a questo punto mi deve spiegare anche perché.

Si si , in effetti questo è solo un esempio . Per quanto riguarda l'esperienza nessuno deve spiegare il perché di un'esperienza , un'eperienza si vive e basta . Con il tuo post usciamo però un po' dal seminato che tu stesso hai tracciato...non si parlava di "provare...o spiegare qualcosa" (o sbaglio ?) ma si parlava di mettersi profondamente nei panni dell'altro...e questo secondo me abbatte il filtro delle credenze razionali per immergersi totalmente nell'esperienza dell'altro e cercare di capirla...
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3 Anni 11 Mesi fa #58432 da Guglielmo da Baskerville
Risposta da Guglielmo da Baskerville al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!
In parte sembra d'uscire dal seminato, ma in parte no, perché stiamo parlando anche del coraggio di ritornare sulle proprie scelte, posizioni di fede o non fede e poter anche rivalutarle. Se io dicessi "Mio nonno, mio padre e i miei fratelli appartengono tutti a tale religione e quindi non mi sogno nemmeno di cambiare", non sto facendo un ragionamento libero e a mente aperta, ma sto rendendomi affiliato ad un gruppo. E forse mi sento impossibilitato o non disposto a ragionare nemmeno.

C'è sempre una spiegazione... basta sapere dove cercarla.
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3 Anni 11 Mesi fa #58434 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!
Ciao Valle. Spogliarti delle tue ormai ataviche... convinzioni per entrare, momentaneamente s'intende, in quelle altrui, opposte? Mmmmmm, fin'ora non l'hai fatto, se proprio vuoi spogliarti avvisami prima che giro la capoccia altrove, perchè, si sa mai, una sincope è sempre in agguato... :hahahaha:
Più che spogliarsi solo momentaneamente dei vestiti delle proprie convinzioni sarebbe meglio rimanere sempre in... mutande. Nel senso di non optare per alcuna fazione, alcun partito preso o indirizzo pre-confezionato, per essere in grado di mantenere perennemente un equilibrio intellettuale onesto, degno di ogni serio ricercatore, senza farsi condizionare da chicchessia.

Può anche essere giusto e positivo che tu non abbia insistito ad oltranza con il tuo amico, lasciandolo alle sue convinzioni religiose. Questa è però un'occasione per spogliarti dei tuoi panni e vestire i suoi, per chiederti il perchè e il per come abbia abbracciato un pre-determinato credo religioso, e comportarsi come un adepto di una setta esclusiva, che non intende confrontarsi ritenendo la sua al di sopra di tutte le altre, senza voler discutere di determinate mancanze di base, esclusive di ogni religione. Avrà le sue ragioni? E se si, quali?
Un saluto
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3 Anni 11 Mesi fa - 3 Anni 11 Mesi fa #58452 da Gemini
Risposta da Gemini al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!
Penso che per quanto potrei sforzarmi io non riuscirei a vestire altri panni, ad ignorare certe cose, certe circostanze e...certe percezioni. Dovrei assumere le caratteristiche di un attore, che per quanto possa immedesimarsi nella parte saprebbe comunque, alla fine, che si tratta di una recita. Qualcuno sa bene cosa penso a riguardo dello scetticismo, inutile fomentare polemiche...e poi la vita stessa mi impedirebbe di assumere la parte dello
scettico, che tra le altre cose reputo una condizione, seppur di ferma convinzione, altamente innaturale. L' esperimentk è intelligente e vorrei poterci riuscire a fare il san tommaso, ma a questo giro sono fuori, proprio non posso.

πνεύματος
Ultima Modifica 3 Anni 11 Mesi fa da Gemini.
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3 Anni 10 Mesi fa - 3 Anni 10 Mesi fa #58460 da Nyma
Risposta da Nyma al topic Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!
È accaduto un'altra volta: il dibattito tra scettici e credenti. Non serve che vi dica che esistono altri topic per parlare dell'argomento, vero? Ho spostato gli ultimi messaggi su "Credenti" e "non credenti" , dove potete continuare a discutere. E vi consiglio anche quest'altro topic " Gli scettici sono 'contro' il paranormale? " :wink:

Tornando all'esperimento di Valle. Potrei anche provarci a mettermi negli panni dell'altro, ma mi serve un caso preciso. Valle, se vuoi prova a darmi un caso (anche inventato da te) e io provo a dirti il contrario di quello che ti direi generalmente. Vediamo se ci riesco :cool:

Eadem mutata resurgo
Dio è un cerchio il cui centro è ovunque e la cui circonferenza è da nessuna parte.
Ultima Modifica 3 Anni 10 Mesi fa da Nyma.