Spogliamoci e scambiamoci i vestiti!

Nyma ha scritto: Mi vedo ingenua in altri casi lontani dal paranormale (per esempio, quando alle medie mi lasciavo mettere i piedi in testa senza dire nulla. Ora non me ne starei più zitta e risponderei a tono a tutte le “cortesie” ricevute).


Dolce Nyma, non sei stata tu l’ingenua ad incassare le “cortesie” ricevute senza dir nulla: semplicemente c’è gente (e sono così già da piccoli) convinta che la pacatezza e la dolcezza siano segnali di debolezza. A me è capitato in quinta elementare, quando arrivò una bambina nuova. Faceva la prepotente un po’ con tutti ma aveva puntato me in modo particolare: mi spingeva, mi sfotteva, mi tirava i capelli, mi buttava le cose per aria. Tutto questo per mesi e mesi e nell’indifferenza totale delle maestre.

Poi, sul finire dell’anno scolastico, un giorno che eravamo in cortile a giocare a pallavolo, fece una schiacciata con tutta la potenza... addosso a me, mentre ero distratta. Così non ne potei più: le saltai al collo e gliene diedi così tante che secondo me se le ricorda ancora. Risultato? Mandarono a chiamare mia madre a scuola e, siccome lei mi dava ragione raramente, tra un po’ le buscavo pure. Poi dovetti subire l’umiliazione del chiedere scusa alla bambina (io a lei?? ) davanti a tutta la classe. Quando si imparano le lezioni di ingiustizia già in tenera età, eh?...

Comunque, per tornare alla discussione, mi sono un po’ compenetrata nel tuo percorso. Io sono partita da una posizione direi “neutrale” nei confronti del paranormale, di indifferenza; poi, in seguito ad un evento particolarmente traumatico, mi sono aperta a certi argomenti, ho cercato di credere, capire, documentarmi, sperimentare quanto ho potuto ma non sono arrivata a nulla. Ho potuto rendermi conto che anche i fenomeni all’apparenza più misteriosi possono avere una spiegazione alternativa… E così sono finita al punto di partenza, anzi "peggio", nel senso che più vado avanti e più i miei spazi “possibilisti” si restringono, purtroppo. Ciò nonostante, spero ancora di sbagliarmi, anche perché il paranormale continua ad esercitare un certo fascino su di me

Io mi riconosco nella descrizione di Nyma, cioè nell'essere possibilista verso più ipotesi. Ma mi accorgo che invece vengo preso solo per la parte dello scettico.

valle ha scritto: Io mi riconosco nella descrizione di Nyma, cioè nell'essere possibilista verso più ipotesi. Ma mi accorgo che invece vengo preso solo per la parte dello scettico.

Grande Valle, ma cosa dico grande... immenso. Con l'ultima affermazione ti sei rincorso e pure superato...

Valle: io personalmente non ti percepisco come un irriducibile scettico, bensì come una persona che preferisce arrivare alle cose con il ragionamento e l'approfondimento e che, perciò, si fa delle domande... Il che secondo me è sempre un qualcosa di costruttivo... Gli scettici probabilmente domande non se ne pongono più di tante...


Nyma: in effetti rileggendo il mio post, mi sono accorta di essere stata confusionaria. Quindi volevo chiarirti che avevo letto e compreso di quello che è stato fino ad ora il tuo percorso e so che il mio ed il tuo sono diversi. So che sei ancora curiosa e possibilista. Quando ho scritto che mi sono compenetrata mi riferivo solo al fatto che ad entrambe è capitato di aver cambiato certe posizioni rispetto ad alcuni argomenti. Poi le direzioni sono diverse per ogni persona e le "combinazioni" numerose, certo

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