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Assolutamente si valle . Ogni cosa nel suo piano di realtà ha una sua coerenza . Una persona che conosce solo la lingua del suo paese e l'alfabeto della sua lingua o della sua tribù penserà che quei parametri sono assolutamente logici...così come per un essere che vive sott'acqua pensare o sentire o porsi dei problemi di un certo tipo è assolutamente normale...ma non lo è per tutti gli altri.Poi in ogni caso si apre sempre qualche strappo nella maglia che porta a porre dei quesiti non ignorabili , ed ecco che ci troviamo di fronte alla possibilità di considerare nuovamente altri livelli di coscienza e piani di realtà...ogni persona poi è un universo a sé..ma questa è una cosa molto bella...quella che hai proposto..e si chiama empatia...a me piace molto farmi domande su queste cose ( devo dire che quando ho letto "spogliamoci e scambiamoci i vestiti" ho provato un brivido del tutto diversovalle ha scritto: Come vi siete trovati? Avete raccolto qualche idea in più, sorprendente, avete trovato qualche ragione nel punto di vista opposto oppure no?
Giocate ogni tanto al "facciamo finta che" e provate a capire se il mondo vi sembra in qualche modo coerente quando state nei panni diversi dal solito.
the_believer ha scritto: ma io mi auguro che un fervente e onesto sostenitore del paranormale abbia maturato una tale quantità di prove, da non poter essere più scettico. A questo punto dovrebbe mettere in dubbio tutte le sue esperienze, ma allora perchè è arrivato a crederci, in precedenza?
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