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the_believer ha scritto: Ultimamente sto pensando molto al fatto che tutto quanto, nella nostra esistenza, è inevitabilmente destinato a diventare un ricordo del passato. Non vi fa un po' effetto? A volte mi affanno per cercare la cosa giusta da fare o le parole giuste da dire in determinate situazioni (ad es nel lavoro), ma poi penso: "Cavoli, in ultima analisi, cosa conta, dato che fra un'ora questa cosa sarà già un po' meno importante di adesso, che domani sarà già un ricordo di ieri, e che tra una settimana chi ne parlerà ancora sarà considerato prolisso / borioso / pesante? Tra un anno, poi, a chi importerà più."
Se penso ai problemi che avevo 10 ani fa, e alla serietà con cui li affrontavo, mi viene da sorridere, dato che il tempo e la vita li hanno ormai cancellati completamente.
Questo è vero però anche per le cose positive e i momenti più piacevoli. Tutto, prima o poi diventa un ricordo (nel migliore dei casi).
Voi che che pensate? Quali sono le vostre riflessioni al riguardo?
Stefano Feruglio ha scritto: Se penso al presente, cioè il momento in cui sto scrivendo mi giro e vedo solo dei ricordi dei quali sempre più faccio a distinguerne la esatta collocazione temporale... (cioè il ricordo di 10 anni fa sta solo un po' più vicino di quello di 20).. Possono essere ricordi, sogni, sensazioni ecc.... poco conta perchè di fatto sono un qualcosa impresso da qualche parte. Guardando avanti vedi il futuro incerto sempre più corto, ma allo stesso tempo proporzionalmente e forse esponenzialmente cresce la quantità dei ricordi... probabilmente immagazzinati dalla coscienza. Forse vivi e muori appunto per creare questi ricordi... Che non penso possano svanire nonostante il decesso fisico.
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