- Messaggi: 2250
- Ringraziamenti ricevuti 600
Dipende, Krueger, perché la sopravvivenza dell'anima da sola non è garanzia di continuazione dell'individualità. Se, come alcune culture sostengono, dopo questa vita rinascerò sotto qualche altra forma, ma senza conservare alcun ricordo della vita precedente, io sono comunque estinto. Non importa che la mia anima sia confluita altrove e sia rinata nella materia. Perché ciò che da' un senso alla nostra vita è la continuità del proprio sentire. Immagina se da domani tu ti risvegliassi senza sapere chi sei. Dove sei nato, come ti chiami, che cosa hai fatto fino a ieri. Saresti ancora vivo, sì, ma saresti ancora tu? Praticamente no. Quindi il vero te sarebbe morto il giorno prima.MrKrueger ha scritto: ...Se avessimo tutti la certezza matematica, la prova indiscutibile della sopravvivenza dell'anima alla morte fisica, allora nessuno sentirebbe il bisogno di seguire questa o quella religione...
Caro Anathema ,Anathema ha scritto: Io invece mi discosto un po' dal ragionamento, interessante, sviluppato finora e mi chiedo: come è possibile, nel 2019, credere?
Io capisco la necessità di dare un senso alla propria vita e quindi capisco questa visione "finalistica" in cui l'esistenza debba avere uno scopo... E quindi sia necessario costruire una narrazione che vada oltre se stessi...
Però mi chiedo come sia possibile oggi, in un mondo evoluto, ancora credere che questa necessità abbia una qualche base... A me lascia francamente perplesso.
Se ti piace scrivere su argomenti inerenti il paranormale e/o a fenomeni - episodi inspiegabili, contattaci, inviaci il tuo articolo e sarà pubblicato a tuo nome all'interno dell'apposita sezione. (Vedi regolamento)