×

Avviso

Il forum è in modalità di sola lettura.

Perchè è sbagliato essere atei

Di più
4 Anni 1 Mese fa #57686 da KitCarson1971
Perchè è sbagliato essere atei è stato creato da KitCarson1971
Mi sono chiesto tante volte perchè si diventa atei. C'è chi troppo semplicemente si sente portato al dilagante ateismo moderno per la (le) crisi, che sembra inarrestabile, che ha investito la chiesa, i suoi componenti e le religioni in genere. Un atteggiamento anarchico-rancoroso che porta inevitabilmente allo smarrimento delle masse, alla susseguente decadenza morale e civile o comunque ad uno smarrimento di valori di "sostegno". Va altresì detto che il concetto massimo che l'uomo può farsi di Dio è sempre proporzionato alla sua maturità.

Maturità vista nel senso che l'idea innata esiste nell'individuo, ovvero, l'uomo può nascere senza una religione o un Dio apparente, ma dentro di sè crederà sempre in un Ente Superiore. Un materialista crede nella materia e nella fatalità delle leggi fisiche (ma niente viene dal niente). Lo spiritualista (prendo uno a caso, me stesso... :aa: ... ) nella fatalità del movimento delle anime. Il cattolico crede in Dio e nel demonio... ciascuno insomma, per sua natura crede in qualche cosa che lo sovrasta.
Un saggio, di cui non ricordo il nome, diceva che vi può essere un popolo senza religione, ma mai un popolo senza Dio.

Dalla religione, da qualunque religione, noi dovremmo tirar fuori l'essenza, che è comune a tutti come principio, NON ritenersi atei anche (per dirne una) perchè ci sono preti pedofili e culattoni, che predicano bene e razzolano male. Non bisogna rinnegare Dio per la cristallizzazione di formule e rituali snocciolati a memoria dalle varie correnti religiose a guisa di ferrei comandamenti. Questi, dall'induismo al cristianesimo, hanno perso inesorabilmente il loro iniziale valore. Si assiste cioè ad un progressivo spegnimento delle iniziali formule e insegnamenti. Ciò che spiritualmente non convince va ricercato nel ritmo ciclico delle civiltà, e di chi non è all'altezza di tramandare sublimi insegnamenti. Colpa della pochezza insita nell'uomo, di poteri temporali, parlo di caste sacerdotali, di papi, ecc. non di Dio o dei maestri spirituali che nel tempo si sono manifestati in terra.

A mio parere quindi si può essere atei, ma verso le perle che i porci si sono accaparrate e da sempre provano a ripro-porci per i loro tornaconti. Non solo, la Verità è ben più chiara delle elaborazioni mentali pseudo-teologiche, ricavate dalla cattiva interpretazione di testi sacri e di una rivelazione le cui parti autentiche non riescono ormai più a sostenere gli errori (e gli abusi) di trascrizione che l'esegesi storica ha a volte denunciato. Ecco, su queste manipolazioni e mancanze mi dichiaro fermamente ateo, certamente non sull'esistenza di un Creatore.
Un saluto
Di più
4 Anni 1 Mese fa #57687 da MrKrueger
Risposta da MrKrueger al topic Perchè è sbagliato essere atei
Ciao Kit. Proprio stamattina leggevo su Facebook un articolo dedicato ad un fatto di cronaca avvenuto proprio ieri qui a Napoli, dove per sbaglio è stata colpita in una sparatoria anche una bambina di 3 anni ed è in gravi condizioni. Sotto l'articolo non mancavano i commenti di tante persone, del tipo: "Dio pensaci tu", "Signore salvala" "preghiamo per lei" e tanti altri simili. Ma ci sono anche tanti commenti di persone che chiedono: perché mai Dio dovrebbe permettere che accadano queste cose? Dove era Dio mentre la bambina veniva colpita? E questo capita praticamente sempre quando nei fatti di cronaca vengono coinvolti dei bambini. Ecco, a domande di questo tipo, rivolte dagli atei, nessuno sa rispondere. Neppure la Chiesa. Se a questo poi ci aggiungiamo tutti i malefatti di vari preti, sacerdoti, suore e cosi via...ecco che diventa difficile convincere un ateo del contrario. Per trovare delle risposte minimamente convincenti, bisognerebbe andare a scavare a fondo, impegnarsi seriamente e neanche cosi c'è la certezza matematica che si possa finire con il cambiare idea nei confronti di Dio, Gesù, la Madonna, Buddha e tutte le altre divinità. Quindi si fa prima a rassegnarsi e a definirsi "atei".
Alcuni anni fa, per mia curiosità, frequentai per un periodo di tempo la Chiesa Evangelica. il pastore ad ogni funzione, non mancava di raccomandare a noi "fratelli" di non dare peso alle cose materiali, non dare importanza al denaro, alle case belle, alle macchine, persino rimproverava chi era in sovrappeso di non mangiare per soddisfare la propria gola, ma di mangiare solo per sopravvivere, altrimenti era peccato. Abbandonai quella chiesa quando facendo qualche indagine, scoprii che il buon pastore vive in una villa di lusso in collina, possiede diverse auto di lusso ed è un assiduo frequentatore dei migliori ristoranti della Campania.
Tornando al tuo discorso, ricordo di aver letto da qualche parte questa frase: "in punto di morte nessuno è davvero ateo".

Non sempre ciò che l'occhio vede corrisponde alla realtà.
  • Guglielmo da Baskerville
  • Offline
  • Utente bloccato
  • Utente bloccato
Di più
4 Anni 1 Mese fa #57688 da Guglielmo da Baskerville
Risposta da Guglielmo da Baskerville al topic Re:Perchè è sbagliato essere atei
Sono d'accordo con te, Kit, quando dici che non è verso un Ente superiore che bisogna ribellarsi, ma contro le distorsioni che i teologi hanno operato nel tempo.
Vorrei però rovesciare la domanda che hai posto all'inizio, e cioè perché si diventa atei.
Chiederei, invece, perché si abbraccia una fede?
La risposta è solitamente molto elementare, perché prendiamo dalle mani di altri ciò che è già confezionato, che si tratti dei nostri genitori, della società in cui viviamo, una cultura e così via.
In questa prospettiva, ha senso credere semplicemente perché gli altri ci hanno consegnato una serie di concetti preconfezionati? Forse molti diventano atei non per rinnegare dio, Ma perché si rendono conto che non ha senso credere soltanto perché gli altri ti hanno detto che dovresti farlo, o perché un libro si dice che sia ispirato da Dio o addirittura scritto con il dito di Dio.

C'è da dire, inoltre, che qualcuno che abbia rinnegato le fedi esistenti oggi al mondo, non è detto che sia uno che non crede in un ente supremo, che potrebbe essere quella intelligenza universale creatrice di cui si parlava in altri post. Una sorta di panteismo, per intenderci.
Allora uno che è panteista può definirsi ateo? In un certo senso sì, ma in un certo senso no.
È ateo in quanto non crede ad un Dio antropomorfo o personale, ma non è ateo perché crede ad una potenza che sovrasta la nostra realtà materiale.

In definitiva, direi che il peccato più grande, per tornare alla tua domanda iniziale, è il non pensare. Non farsi nessuna domanda e vivere come delle bestie, questo è peccato.

Inviato dal mio FRD-L09 utilizzando Tapatalk

C'è sempre una spiegazione... basta sapere dove cercarla.
Di più
4 Anni 1 Mese fa #57689 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic Re:Perchè è sbagliato essere atei
Mr. Krueger - e Valle. Condivido certamente i vostri punti di vista. Non posso darvi torto. In ogni caso l'errore fondamentale sia in ambito religioso (ma anche nell'ordine costituzionale), è quello di equiparare Dio con le debolezze degli uomini. Questa è un'estrema divergenza spirituale, troppo terra terra,rapportata cioè all'iniquità dei rappresentanti dei vari credo.

Questo è il vero errore di fondo che...confonde: è inutile continuare ad obliare un Creatore solo per i suoi deleteri rappresentanti in terra. Non si scopre l'acqua calda se opportunamente si precisa che la chiesa (e tutto l'ambaradan delle variegate correnti religiose) era, è e sarà (purtroppo) nient'altro che, il larga misura, un'associazione di peccatori... Dio non va sofferto ed odiato per la mediocrità, per l'arrivismo ed i limiti di chi dovrebbe rappresentarlo al meglio. Di più, si fa indubbiamente fatica a riconoscere la presenza di Cristo nei limiti e nelle ottuse chiusure dei cristiani.

La definizione di Dio è sempre alquanto ristretta, ma ha ugualmente basi solide, ed è condivisibile su energia"". Energia di cui usufruiamo fin dal momento del concepimento, solo che non ce ne accorgiamo o, meglio, non approfondiamo. Meglio la ricerca che la stasi della preghiera cantilenante che, in ogni caso, esprime energia. Perchè dunque cercare la massima conoscenza possibile di Dio? Per pregustarne il contatto diretto forse, ma di certo per concedere il vero valore alla vita terrena dell'uomo: esistere molto di più con la mente "ricercatrice" piuttosto che con il corpo vegetante, magari recalcitrante, surrogato.

Sul perchè delle sofferenze, su quelli che noi umanamente consideriamo innocenti e del perchè un Dio bontà infinita le ammetterebbe (domanda logica di Mr. Krueger) ne abbiamo già parlato, ma potremmo approfondire il discorso...
Un saluto
Di più
4 Anni 1 Mese fa #57690 da 00001
Risposta da 00001 al topic Perchè è sbagliato essere atei
Buonasera Kit , ( e buonasera a tutti ) era un po' che non ci si scriveva :wink:
Trovo interessante anche pensare , a proposito di quanto dici tu , a una possibilità , che nessuno analizza ( o quasi nessuno ) e cioè che il fatto di non credere al vangelo ( ad esempio ) non è assolutamente giustificato se vogliamo essere completamente neutri ( mentre la maggior parte pensa che non sia assolutamente giustificato crederci , ma è vero anche il contrario ) . Liberandoci completamente da qualsiasi fanatismo , io credo che abbia valore solo l'esperienza personale , in quanto credere per credulità , forse non è possibile . Resta comunque il fatto che esiste la possibilità che possa esserci un "lavaggio del cervello al contrario" , credendo che per il fatto che non credi a qualcosa sei più emancipato , ma questa cosa potrebbe essere altrettanto superficiale e ingenua rispetto ad altre . A questo proposito c'è un detto che dice "puoi anche non credere in Dio , ma rischi di credere a tutto il resto…."
Di più
4 Anni 1 Mese fa #57691 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic Perchè è sbagliato essere atei
Buonasera Yamuna, mancano i tuoi interventi, quelli che più spiccatamente vertono verso "le cose divine". Tale argomento risulta sempre più difficile da incanalare verso binari costruttivi, meno partigiani, di parte. Molti, da par loro vedono Dio e il fenomeno religioso in sè, come una suggestione dell'uomo e che il fenomeno in sè stesso deriva dalla debolezza della materia e del fisico umano che induce alla ricerca di un qualcosa a cui richiedere protezione... In ciò vi è indubbiamente qualcosa di vero, in quanto la debolezza del corpo fisico è una realtà innegabile, ed a questo fa riscontro l'esaltazione del sentimento religioso. Esaltazione che include ogni popolo, fino a dar luogo al fanatismo religioso.

Domanda: abbiamo davvero bisogno di una religione? Bisogna essere religiosi? No! Non credo sia necessario avere una religione, se per religione intendiamo un fatto sociale, tendenzioso, di parte, dogmatico all'inverosimile. Questa è una tendenza che per molti risulta uno stimolo, una spinta verso l'ateismo. L'ateismo, nella sua forma più intransigente, lo ritengo un errore, anche perchè non vengono valutati e considerati i molti maestri corrispondenti a religioni diverse tra loro, che hanno lasciato ugualmente scie luminose dietro di loro, nella storia dell'umanità, ma altro non erano che "segnali" di Dio, boe di salvezza, porti dove ancorare le misere esistenze umane e, in ogni caso, nient'altro che ricordi sempre più offuscati di una superiore Realtà.
Un saluto