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"Credenti" e "Non Credenti"

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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #56646 da Gemini
Risposta da Gemini al topic "Credenti" e "Non Credenti"
@krueger
Grazie per la precisazione.

@Nyma
Sai, visto la notevole apertura mentale che ho constatato trovo strano che tu ti sia irritata. Pensavo si fosse capito che il termine "sindrome" l' ho usato come metafora...infatti non ho detto che chi è scettico abbia bisogno di cure di sorta. Non urtarti per favore, non sarebbe neanche consono...i miei interventi non sono volti alla provocazione. A modo mio anche io sono scettico, spesso me lo impongo di esserlo prima di cedere alle evidenze. Ma come ha ben evidenziato Krueger spesso e volentieri è proprio l'atteggiamento mentale, il rifiuto di vedere le cose per quelle che sono, del personaggio scettico convinto (di cosa poi?) che destano fastidio e limitazione nell' intraprendere una discussione.

πνεύματος
Ultima Modifica 4 Anni 3 Mesi fa da Gemini.
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #56647 da 00001
Risposta da 00001 al topic "Credenti" e "Non Credenti"

Nyma ha scritto: Perché sono scettica in breve: perché se sto male vado da un medico e non da un mago guaritore. Ci sarà pure un motivo se la scienza medica salva ogni giorno molte persone, mentre i maghi curatori no.


Cara Nyma , io sono guarita da una malattia cosidetta cronica e incurabile solo e grazie alla medicina naturale e a pratiche cosidette "spirituali" , mò come la vogliamo mettere ? Di sicuro ho studiato molto e non mi sono rivolta a guaritori...anche se ho fatto tantissimi corsi e mi sono data alla conoscenza . Ricordiamoci che però queste cose sono solo strumenti di chi li usa . Personalmente potrei darti tantissime notizie che potrebbero farti riflettere , ma non lo faccio perché anch'io sono stata una scettica su certe cose prima di capire e tutt'ora non protendo per nessuna filosofia in particolare ma ho le mie idee date dalla mia sensibilità personale , scevra da qualsiasi condizionamento culturale ,e dalle mie esperienze . Credere solo alla scienza può essere un modo per essere creduloni al contrario . Bisogna studiare molto , aprirsi e capire che la scienza di cui parliamo spesso è una scienza della materialità , molto utile ma con i suoi limiti .
Ultima Modifica 4 Anni 3 Mesi fa da 00001.
Ringraziano per il messaggio: Gemini, KitCarson1971
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4 Anni 3 Mesi fa #56649 da Gemini
Risposta da Gemini al topic "Credenti" e "Non Credenti"
Il termine paranormale viene coniato dalla scienza stessa. Fin da quando nasciamo, ma a ben vedere anche prima, siamo immersi in un mondo di paranormalitá...finchè si è bambini, e non corrotti, si percepisce meglio questa metafisicitá, poi ci pensa la scuola, l' istruzione e la societá a dislocare i fenomeni dal loro posto sovrannaturale per ridimensionarli e renderli concepibili sotto un profilo universalmente accettabile e alla portata della psiche umana. Ma non basta...la scienza ha ridimensionato fino ad ora quello che fa piú comodo, il basilare per poter sfruttare le sovrannaturalitá...ma il percorso è ancora lungo e non esente da fatiche. Per questo motivo non potremmo permetterci di essere scettici verso fenomeni che nonostante la loro non ancora decifrabilitá scientifica sono tangibili in altri termini. Non è questione di credere o meno, è invece questione di metabolizzazione e di accettazione, e di considerazione anche.

πνεύματος
Ringraziano per il messaggio: KitCarson1971
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4 Anni 3 Mesi fa - 4 Anni 3 Mesi fa #56650 da 00001
Risposta da 00001 al topic "Credenti" e "Non Credenti"

Gemini ha scritto: Il termine paranormale viene coniato dalla scienza stessa. Fin da quando nasciamo, ma a ben vedere anche prima, siamo immersi in un mondo di paranormalitá...finchè si è bambini, e non corrotti, si percepisce meglio questa metafisicitá, poi ci pensa la scuola, l' istruzione e la societá a dislocare i fenomeni dal loro posto sovrannaturale per ridimensionarli e renderli concepibili sotto un profilo universalmente accettabile e alla portata della psiche umana. Ma non basta...la scienza ha ridimensionato fino ad ora quello che fa piú comodo, il basilare per poter sfruttare le sovrannaturalitá...ma il percorso è ancora lungo e non esente da fatiche. Per questo motivo non potremmo permetterci di essere scettici verso fenomeni che nonostante la loro non ancora decifrabilitá scientifica sono tangibili in altri termini. Non è questione di credere o meno, è invece questione di metabolizzazione e di accettazione, e di considerazione anche.


Caro Gemini ,
il discorso non è che la situazione è troppo difficile , il discorso è che la situazione è troppo facile e la gente non ha ancora accettato la sua mente intuitiva quando invece tutte le tradizioni antiche ce ne hanno sempre parlato ( e molte civiltà erano molto più avanti di noi...potrei parlare di alcune cose ma non basterebbe questa pagina) e ora ce ne parlano anche i ricercatori scientifici . L'essere umano in seguito alla manipolazione avvenuta su questi aspetti ha paura di toccarli anche perché si tratta della sua parte più profonda e fragile , e il risultato è un mondo disumanizzato che vediamo chiaramente , oltretutto in preda al terrore per qualsiasi cosa . Bisogna essere equilibrati e questo la spiritualità ce lo consente . Io credo che se una persona non è sotto l'effetto di una sostanza stupefacente e non ha l'abitudine a mentire , per ciò che riguarda le sue esperienze spirituali può essere semplicemente creduta . Se vogliamo affermare che solo gli strumenti della scienza sono strumenti di misurazione valida e sono i più raffinati..ci sbagliamo perché il dna umano ad esempio (ma non è l'unico esempio) è uno strumento ben più preciso e raffinato soprattutto per i nostri amici della scienza. Dobbiamo comprendere che esiste una tendenza (molto negative secondo me) per fini di potere a tenersi la conoscenza solo per sé . L'essere umano in questione su questa terra si trova a vivere la sua natura normale e a soffrire infinitamente proprio quando il suo lato più autentico si vuole esprimere , trovandosi di fronte al paradosso della ridicolizzazione .
La scienza a metà che molti adorano non potrà mai sostituirsi agli strumenti di indagine della vita , fin nei suoi strati più profondi , rappresentati dalla vita stessa . L'essere umano oltre ad essere meraviglioso rappresenta anche una stupenda tecnologia tutta da studiare (fortunatamente qualcuno lo sta facendo) , oltre ad avere un potenziale creativo infinito . Ascoltare se stessi , la meditazione è quindi un metodo scientifico e spirituale allo stesso tempo, volto a conoscere e a tirare fuori le nostre potenzialità .Nessuno strumento esterno potrà mai dirci chi siamo.Sarebbe una follia. Sarebbe molto più autentico ed edificante se ci ascoltassimo (in tutti i sensi) fra di noi , senza pregiudizi , scambiandoci opinioni e informazioni che includano quello splendido patrimonio che è l'essere umano , la sua sensibilità , la sua verità e la sua anima e a volte anche la scienza , che non sia però asettica e spersonalizzante .
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Ringraziano per il messaggio: Gemini, KitCarson1971
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4 Anni 3 Mesi fa #56661 da Guglielmo da Baskerville
Risposta da Guglielmo da Baskerville al topic "Credenti" e "Non Credenti"
Avevo scritto un'intera pagina di risposta, ma KitCarson mi ha telepaticamente cancellato tutto ed ho perso la mia risposta. :hahahaha:

Scherzi a parte, vorrei correggere leggermente il tiro di The_believer (il quale, a dispetto del nickname, in parte crede e in parte no) quando dice che coloro che credono danno una chance un po' a tutti i fenomeni, mentre gli scettici no.
Io mi riconosco nei panni dello scettico, ma sono anche uno che è disposto a dare una chance a tutti i fenomeni di cui si suppone l'esistenza. Anzi, sono anche uno che spera, che vorrebbe scoprire che tali fenomeni siano veri. Sai che bello? Sai che affascinante?

Nel tempo sono giunto ad ipotizzare un compromesso che potrebbe spiegare alcuni fenomeni e mettere d'accordo scettici e credenti. Quando si parla con uno "spirito guida" potrebbe essere che si parli con l'eco di quei contenuti che forse esistono nella nostra natura, che in parte Jung descrisse come inconscio collettivo, archetipi, e così via. Se la saggezza, la luce dello spirito, la comprensione, non vanno completamente perduti con la morte del singolo, ma lasciano una traccia in eredità a chi verrà dopo, è possile che tali "spiriti guida" siano in effetti un messaggio lasciato dai nostri antenati.
Quando parliamo con lo spirito guida, lui non è più presente qui davanti a noi, ma il suo messaggio sì, ed in un certo senso ci sta parlando da centinaia di migliaia di anni di evoluzione e forse non è nemmeno una singola persona, ma il patrimonio dell'umanità intera che è dentro di noi.

Ci sono altri fenomeni che invece è più facile verificare: telepatia, chiaroveggenza, telecinesi, e così via, si possono mettere su un "banco di prova" e vedere se funzionano oppure no. Perchè non farlo? In questi casi lo scettico che è dentro di me mi dice che, contrariamente a quanto afferma KitCarson, non basta rispondere che esiste una letteratura sull'argomento. Perchè esiste anche la letteratura sui folletti e sugli gnomi. Ma stiamo parlando di miti o di realtà?
Se un fenomeno pretende d'essere concreto, allora lo si può studiare concretamente, altrimenti il dubbio rimane.

Certamente esiste la casistica di avvistamenti UFO. Ma che cosa sono? E perché in certe zone (o culture) il fenomeno è più accentuato? Perchè in Italia la gente ne vede di meno che in Messico? E' perché gli ET visitano di più il messico oppure perchè i messicani sono più "fissati" con gli UFO?

C'è sempre una spiegazione... basta sapere dove cercarla.
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4 Anni 3 Mesi fa #56664 da the_believer
Risposta da the_believer al topic "Credenti" e "Non Credenti"

valle ha scritto: Certamente esiste la casistica di avvistamenti UFO. Ma che cosa sono? E perché in certe zone (o culture) il fenomeno è più accentuato? Perchè in Italia la gente ne vede di meno che in Messico? E' perché gli ET visitano di più il messico oppure perchè i messicani sono più "fissati" con gli UFO?


Stanno cercando il relitto di quello che è caduto a Roswell nel 1947... :hahahaha:

"La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza". George Orwell, 1984