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UFO e Presidenti USA

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6 Anni 7 Mesi fa #55270 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic UFO e Presidenti USA

Gemini ha scritto: @KitCarson
nNn hanno mai interagito con la razza umana in modo palese e diretto...sarà per incompatibilità di intelligenza? ovvero sarà per loro la stessa cosa che è per noi se tentassimo di interagire con un bradipo? Potrebbe anche essere...che questi popoli, nel loro mondo, non conoscano guerre o ostilità e per tanto non hanno concepito armi? Guarda Kit, le domande sembrano elementari ma non lo sono in sostanza...oppure nella loro semplicità forse si cela il mistero...


Nessuno potrà mai dare risposte certe, ma le domande sono coerenti, più che ovvie. Il problema è che non si può considerare e, parallelamente "spiegare" chi non si conosce. Ma questo riguarda anche il nostro piccolo mondo. Figurarsi gli eventuali abitanti di un mondo con caratteristiche eventualmente diverse.
Un saluto
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6 Anni 7 Mesi fa #55271 da the_believer
Risposta da the_believer al topic UFO e Presidenti USA
Non dimentichiamo il fenomeno delle presunte "abductions", che mi pare assai inquietante. Per quanto apparentemente bizzarro e incredibile, in tutta onestà non posso pensare che le centinaia di addotti, ormai, si siano inventati tutto di sana pianta. In soldoni qualcosa c'è di sicuro dietro a tutto quanto. Magari la spiegazione è puramente "terrestre" (militari, gruppi speciali ultra-segreti? Altro?) ma non si può bollare tutto come "panzane". Salutoni.

"La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza". George Orwell, 1984
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6 Anni 7 Mesi fa #55272 da Anathema
Risposta da Anathema al topic UFO e Presidenti USA
Kit i racconti sono molto dettagliati, per quello ti dico che mi hanno affascinato.
Poi però cercandone la prova su internet, scrivendo i riferimenti che tu citi (ho cercato anche questa storia di Caselle) ci fosse un riferimento su un sito non ufologico (anzi, in realtà c'è, però su un sito di testimoni di Geova)...
Quindi torniamo sempre a noi: senza una prova, quelli che hai postato sono soltanto dei simpatici racconti di fantascienza.
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6 Anni 7 Mesi fa #55274 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic UFO e Presidenti USA
Ciao Anathema. Gli ufologi fanno il loro lavoro e spesso senza alcun tornaconto. Certo, alcuni sono smaccatamente di parte, ma non facciamo di ogni erba un'ortica... altrimenti ci posizioniamo altrettanto smaccatamente dall'altra parte della stadera. Che certi video, documenti, testimonianze di persone e di radar, vengano proposti anche da persone che dedicano all'argomento UFO molto del loro tempo, non fanno altro che riportare un fenomeno ben conosciuto, ma per ragioni ignote (diciamo così...) si preferisce non divulgare, è nota di merito, NON di demerito. Questi ci mettono la faccia caro Anathema. Keyhoe, prima di diventare un ufologo, era un maggiore dell'Air Frce, lo divenne quando ritenne che la divulgazione andava fatta per le prove in suo possesso e per la negazione da parte delle autorità che ne veniva fatta.Ciò che evidenziano, non devi interpretarlo (sembra che sia così) considerarla farina del loro sacco. Se questa farina esce dall'aviazione militare made in USA e dalle svariate branche di servizi segreti, da presidenti, senatori, da fisici e astronomi, premi Nobel inclusi, dimmi te cosa c'entrano mai gli ufologi (quelli seri intendo, NON i bamboccioni) se rendono noto ciò che non viene ultimamente e ufficialmente smentito (e non potrebbe essere mai altrimenti) dalle autorità preposte, vedi la conferma in via ufficiale dell'interessamento sul fenomeno Ufo dal governo USA (di fatto questo è) per anni con il salasso dei contribuenti americani.
Non sto affermando che "devi credere", tanto, anche le scorribande di ufo sopra la stessa Casa Bianca servirono a ben poco. Cercarono (inutilmente) di farle coincidere con i riflessi dei lampioni stradali... perciò.

20 LUGLIO 1952: L’AVVISTAMENTO DI WASHINGTON

Una data memorabile per la casistica UFO.

Quello avvenuto nel 1952 sui cieli di Washington è un classico esempio di come è sempre stato evidente il fenomeno UFO e quanto sia vero che ci siano testimonianze più che documentate, anche dalle autorità, oltre che da normali cittadini.
Questo episodio, fu un classico negli anni 50/60, ma non tutti ne sono al corrente. Quella notte gli U.F.O. sfrecciavano nei cieli sopra la Capitale a velocità incredibile, come 5.000 miglia orarie, quando i più moderni jets di allora erano in grado di superare appena la barriera del suono, cioè i 1.250 Km/h.

IL FATTO ...

Quella notte nei cieli di Washington successe qualcosa di assolutamente inaspettato, che riguardò non solo la Capitale ma anche i dintorni. I controllori del Centro Controllo Traffico aereo dell’Aeroporto Nazionale di Washington erano intenti a mantenere sotto sorveglianza sia gli aerei in avvicinamento e di decollo fino a 10 miglia dall’aeroporto, che seguire gli aerei in volo, per centinaia di miglia, in modo da affiancare i piloti nelle manovre di avvicinamento o di partenza in aerovia, di assicurarne le procedure e di prestare assistenza in caso di necessità.
Le condizioni meteorologiche erano ottimali e gli otto esperti del Traffico Aereo insieme al capo controllore Harry G. Barnes, intorno alla mezzanotte di quel 20 luglio, si sistemarono per il loro turno. Tutte le strumentazioni erano assolutamente funzionanti ed il segnale radar scandiva con un “bip” ogni 10 secondi (il tempo necessario per un giro dell’antenna radar) la nuova posizione dell’aereo che stavano monitorando, potendone così stabilire posizione, velocità e direzione.
Erano le 00.30 quando il controllore Barnes prese servizio presso il tavolo del capo, lasciando il monitoraggio del radar agli altri controllori Ed Nuggent, Jim Ritchey e James Copeland. Ma alle 00.40 esatte qualcosa comparve sul radar principale: ben sette tracce a netti contorni apparvero improvvisamente sullo schermo. I controllori rimasero sbigottiti: quei velivoli per comparire dal nulla sarebbero dovuti penetrare ad una velocità vertiginosa per poi rallentare in direzione sud-ovest del quadrante, dove il radar li aveva rilevati.
Scattò immediatamente l’allarme e il controllore Barnes si affrettò a chiamare la Torre di Controllo per avere conferma. L’operatore Howard Cocklin gli rispose confermando la presenza delle sette strane macchine volanti sui loro schermi e che addirittura, con il binocolo, era possibile vederne una che emanava un vivido colore arancione. Immediatamente partì la comunicazione al Comando di Difesa Aerea e nel frattempo le macchine si erano distanziate: due si trovavano sulla Casa Bianca e una sul Campidoglio, entrambe aree da sempre proibite al sorvolo da parte di qualsiasi velivolo. Il capo controllore Barnes, tenendo continuamente sotto controllo il radar, si mise in contatto con l’aeroporto di Andrews, di là di Potomac, nel Maryland, chiedendo se anche loro rilevavano qualcosa: ovviamente la risposta fu affermativa. Chiese allora di effettuare lo Scramble (decollo su allarme di caccia intercettori) ma gli venne risposto che i caccia erano momentaneamente a Newcastle, poiché l’aeroporto di Andrew era in riparazione. In realtà però, dopo una mezz’ora, dei caccia sarebbero arrivati da Delaware e testimonianze suggeriscono che degli aerei da Andrews decollarono per intercettare altri UFO rilevati in una zona secondaria.
Il controllore Barnes monitorava gli schemi radars quando, insieme al collega Jim Ritchey, si accorse che uno di quei velivoli si era messo ad inseguire un aereo di linea della Capital decollato da poco. La notizia venne immediatamente comunicata al pilota dell’aereo, un ex capitano combattente, tale Casey Pireman, il quale venne informato della posizione dell’oggetto e dei dati vettoriali per cercare di avvicinarlo. Ma ad un tratto, con grande stupore, dal radar scomparve ogni segnale. Le tracce indicatrici avevano infatti smesso di segnalare la presenza degli oggetti, il che dimostrava l’incredibile velocità a cui viaggiavano. Se infatti fino a quel momento era stata stimata intorno ai 130 miglia orari, per uscire dal campo controllato dal raggio radar in soli 4 secondi, significava che la stessa era salita a più di circa 500 miglia al secondo; tant’è che il pilota dell’aereo di linea non ebbe modo di avvicinarsi al velivolo perché si era alzato e sparito in un batter d’occhio, impiegando dai 3 ai 5 secondi. Ma passarono pochi minuti che sul tracciato radar comparve una traccia che mostrava una virata netta di 90° (cosa impossibile per qualsiasi tipo di aereo, pilota compreso) e ad un secondo giro di antenna radar, si vide chiaramente come il velivolo aveva invertito la direzione di marcia arrestandosi improvvisamente, impiegando solo 5 secondi. A questo si aggiunse la segnalazione di Joe Zacko, operatore che prestava servizio presso un radar ARS, utilizzato per seguire velivoli ad alta velocità, quando sullo schermo comparve questo oggetto che si trovava sopra Andrews e si dirigeva verso Riverdale, ed improvvisamente sparì dal tracciato. La velocità del Disco quindi doveva spaziare intorno ai 2 miglia per secondo, con una velocità di spostamento pari a 7.200 miglia orarie, mentre il movimento effettuato era quello di scendere verticalmente, intersecando il fascio radar ARS, stazionando a quella altezza per qualche secondo, per poi schizzare di nuovo verticalmente verso l’alto uscendo dal campo radar.
In tutto quelle strane macchine volanti avevano spaziato sopra Washington per ben due ore, lasciando poco spazio all’immaginazione: era evidente che gli spostamenti e le manovre effettuate facevano capo ad esseri dotati di una intelligenza superiore, che quella notte compirono una ricognizione dimostrativa sulla capitale, dimostrando la loro netta superiorità equiparata all’impotenza dei controllori e di quanti assistettero a quello spettacolo. Nessuno dei piloti degli aerei in volo riuscì ad avvicinarsi ad almeno uno di essi; addirittura il capo controllore Barnes ebbe la sensazione che i visitatori ascoltassero le loro conversazioni, in quanto si dileguavano in maniera preventiva ogni volta che ai piloti venivano date precise istruzioni per cercare di avvicinarli.
I caccia invece giunsero a Washington intorno alle 03.30 quando i dischi erano spariti. Ma dopo nemmeno 5 minuti che i caccia stessi si erano allontanati, eccoli di ritorno e continuare a scorrazzare sui cieli della capitale, addirittura “scortando” un aereo di linea fino all’aeroporto; il tutto è proseguito fino alle prime luci dell’alba: 5 ore pressoché continuative di sorvolo da parte di oggetti volanti non identificati su uno spazio aereo proibito.
Considerato l’orario in cui accadde la vicenda, furono pochi i testimoni civili, ma il giorno dopo la notizia divenne di dominio pubblico. L’Aviazione si inerpicò in imbarazzanti quanto ridicole giustificazioni, asserendo che gli addetti ai lavori non avevano osservato dei dischi volanti ma che i radars erano difettosi; altri sostennero che nessun caccia era stato visto sorvolare la città e addirittura il Dott. Menzel arginò l’evidente stato di agitazione e preoccupazione popolare dichiarando che le luci che qualcuno poteva aver visto furono provocate dall’inversione termica di quella notte, come risultante delle luci delle auto proiettate verso il cielo. Ma i giornali, i sindacati e i radio-commentatori insistettero affinché si fosse tenuta una conferenza stampa in cui la verità veniva palesa: ovviamente i Servizi Segreti preferirono tacere pur di ammettere l’esistenza di altre forme di vita intelligenti, ma il 26 luglio i dischi tornarono a farsi vedere su Washington.
Erano infatti le 09.08 del mattino quando una corposa formazione di 9 dischi sorvolò i cieli della capitale per ben due ore. L’altezza elevata non permise il loro avvistamento da parte della popolazione ma solo di essere intercettati dai tracciati radar del Centro di Controllo di Washington e di quelli di Andrews, che confermarono manovre di oggetti non identificati. Gli intercettori, anche in questo caso, arrivarono anche in ritardo, ma alcuni dischi li aspettarono, permettendo al Tenente William L. Patterson, pilota del suo F-80 “Shootingstar”, di avvicinarne uno alla distanza di un miglio e di seguirlo per qualche minuto, potendone stimare le dimensioni intorno ai 30 mt. Nel frattempo anche il Servizio Segreto dell’USAF era stato allertato ed era entrato in azione: il Maggiore Dewey Fournet jr., il principale investigatore del Pentagono e due controllori, tra cui Albert M. Chop, monitoravano la situazione.
Anche in questo caso la notizia dilagò per tutto il Paese e per 48 ore l’Aeronautica Militare venne presa d’assalto da quotidiani e network in cerca di spiegazioni. Nonostante le pressioni interne ed esterne al Pentagono, il Generale Samford, capo dell’intelligence dell’Air Force, continuò ad opporsi ad una conferenza stampa, sostenendo che le quello che si era visto in cielo erano solo illusioni ottiche causate dalla rifrazione atmosferica. Ovviamente furono in pochi a credergli ma il tutto nel giro di poco venne messo a tacere e la popolazione si accontentò delle dichiarazioni rilasciate, senza approfondire. Fu così che gli avvenimenti di Washington entrarono a far parte di quegli accadimenti dai contorni poco chiari, ma purtroppo non così “importanti” da essere ricordati come si deve.

BIBLIOGRAFIA
Donald E. Keyhoe, 1953, “Flying sources from the outer space”, TRAD. IT. “La verità sui dischi volanti”, 1954, ed. Atlante (Milano).

Lettera originale inviata da Albert M. Chop all’editore presso cui Keyhoe pubblicò il suo libro, a titolo della serietà e della veridicità di quanto riportato riguardo l’avvistamento di Washington. Chop conferma implicitamente che il nostro Pianeta è costantemente visitato da entità evolute e quindi dell’esistenza dei dischi volanti. L’immagine 2 è la traduzione in italiano riportata sul libro “La verità sui dischi volanti” edita in italiano nel 1954.





Le due immagini sopra rappresentano la ricostruzione del tracciato radar degli UFO intercettati la notte del 20 luglio 1952 su Washington. La seconda immagine in particolare: il punto A rappresenta i 7 UFO che comparvero improvvisamente: due si mossero in direzione della Casa Bianca (B) e uno sopra al Campidoglio. Il punto C rappresenta un UFO che abbandona la rotta di un aereo di linea in direzione nord-ovest. Il punto D rappresenta 10 UFO radunati sopra il Campo di Andrews. E illustra la virata di 90° di un UFO comparata con quella di un normale aereo.



Alberto Chop (in piedi sulla destra) insieme al suo team di controllori, monitora il radar che rileva la presenza di vari UFO sopra i cieli di Washington.



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6 Anni 7 Mesi fa #55275 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic UFO e Presidenti USA
Caro Anathema, non vorrei sembrare cavilloso, ma le prove che spesso ritieni inconsistenti perchè riportate dagli ufologi, non rappresentano l'anello mancante (o di congiunzione), non sono loro (gli ufologi) che possono creare o distruggere ciò che è palese, al massimo potrebbero "sbragare"... Ma la "confusione" nell'etere rimane. Abbandona per un attimo gli ufologi e segui invece ciò che hanno ammesso all'interno stesso del Pentagono. Ma questo forse già lo sai...
dammi il via e ti riporto documenti non provenienti da ufologi, ma da veri esperti e capi di settore, come ad esempio:

Nel 2004 gli "avvistamenti" della Marina Usa Il Pentagono ammette: abbiamo avuto un programma sugli Ufo E' la prima volta che fonti del Dipartimento Usa alla Difesa parlano del programma, che sarebbe stato portato avanti tra il 2007 e il 2012. Ma c'è chi scommette che sia ancora in vigore Tweet Lampi radio veloci potrebbero essere segnali alieni La giornata mondiale degli 'Ufo': la storia che parte da Roswell Alieni, 70 anni fa l'incidente di Roswell 16 dicembre 2017 Il Pentagono ha indagato sugli Ufo. Il dipartimento della Difesa americano HA AMMESSO per la prima volta l'esistenza di un programma (non classificato ma noto a pochi) per indagare sugli "oggetti volanti non identificati". E' quanto scrivono il New York Times e altri media Usa. Il programma, lanciato nel 2007, è stato interrotto nel 2012 ma alcuni suoi sostenitori affermano che, mentre il dipartimento alla Difesa ha fermato i finanziamenti, esso rimane in vita. Negli ultimi cinque anni dirigenti legati al programma avrebbero continuato a indagare su episodi riportati da militari, oltre ad occuparsi degli altri compiti loro assegnati al Pentagono. L'interessamento di Harry Reid Il programma, in parte ancora secretato - scrive il quotidiano americano - fu inizialmente finanziato su richiesta di Harry Reid, il parlamentare democratico del Nevada che all'epoca era il leader della maggioranza in Senato e ha avuto a lungo un forte interesse per il tema spaziale. New York Times: la Marina Usa "avvista" un Ufo nel 2004 Avvistamenti ripetuti per settimane, oggetti volanti in grado di accelerare a velocità siderali in un attimo, persino la testimonianza di due ufficiali: nel 2004, con alcune unità di pattugliamento nelle acque del Pacifico, la Marina degli Stati Uniti sembra entrata in contatto con qualcosa che non può non essere definito, secondo quanti assistettero ai contatti, un Ufo. E' la storia rivelata dal New York Times, insieme alla conferma dell'esistenza di un programma del governo americano per studiare le presenze aliene nell'atmosfera terrestre. Il racconto di due ufficiali Stando al racconto dei due graduati, il comandante David Fravor ed il tenente comandante Jim Slaight, entrambi top gun della Marina, per due settimane i radar della loro unità, che incrociava a 100 miglia al largo della costa, registrarono "oggetti volanti che apparivano all'improvviso ad 80.000 piedi di altezza, si tuffavano in direzione dell'oceano e poi si fermavano d'un tratto all'altezza di 20.000 piedo. Quindi, come erano apparsi, sparivano". Ancora più inquietante il fatto che, mandati in perlustrazione sui loro caccia, quando arrivavano in un punto corrispondente a quello che indicava la presenza degli oggetti sconosciuti, anche i caccia sparivano dai radar. In una successiva perlustrazione al punto di avvistamento corrispondeva - in una giornata di calma piatta - un inspiegabile incresparsi delle onde così forte da far pensare che l'acqua stesse ribollendo. E sollevando lo sguardo Fravor ebbe modo di vedere "a 50 piedi dal pelo dell'acqua un mezzo volante, biancastro, ovale e lungo una quarantina di piedi". Tentato un approccio, il disco prima si avvicinò ma poi decise di allontanarsi "con un'accelerazione mai vista". Il programma del Pentagono Il contatto, riferito ai superiori, è finito nei file di un programma definito "Advanced Aerospace Threat Identification Program" del Dipartimento alla Difesa. Chiuso ufficialmente da alcuni anni, il programma è costato ben 22 milioni di dollari. A guidarlo un ufficiale dell'intelligence militare americana, Luis Elizondo. La sede era al quinto piano dell'Anello C del Pentagono, ben all'interno della struttura dell'edificio. Tweet - See more at: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Il-Pe...6e-cb533c7c79bd.html
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6 Anni 7 Mesi fa - 6 Anni 7 Mesi fa #55276 da Gemini
Risposta da Gemini al topic UFO e Presidenti USA
Sinceramente a me piacerebbe più parlare, dibattere, sul perché e non sul per come...le fonti, gli avvistamenti e quant' altro non le metterei in discussione come neanche le prenderei per oro colato. Però c'è da dire che ormai gli ufo fanno parte della storia dell' uomo, in ogni dove del globo è stato avvistato qualcosa di insolito o vi è traccia di un qualcosa inerente. Ma secondo voi tutti, tanto per elargire interesse ulteriore al tema (e con ciò dimostro che sostengo il fenomeno), e ragionando da umani, perché questi alieni fanno il mordi e fuggi e non si palesano apertamente? Siccome, nel corso degli anni, sono soventi casi di abduction allora dovremmo dedurne che a farci visita non sono sempre gli stessi...ma razze diverse? (non solo grigi, rettiliani o...klingon). Giustamente ogni tribù aliena vuol condurre le proprie ricerche sui visi pallidi...

πνεύματος
Ultima Modifica 6 Anni 7 Mesi fa da Gemini.
Ringraziano per il messaggio: KitCarson1971