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UFO e Presidenti USA

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6 Anni 7 Mesi fa #55247 da KitCarson1971
UFO e Presidenti USA è stato creato da KitCarson1971
I Presidenti USA e gli UFO.
Trump per ora tace... A suo tempo, in campagna elettorale Obama cerco' di distogliere l'attenzione verso questa tematica, al contrario dello sconfitto McCain il quale disse ad una conferenza che avrebbe costretto la NASA a rivelare tutti i suoi segreti.

Nel corso degli anni i Presidenti hanno avuto diversi approcci con il fenomeno UFO.

1. Harry truman (1945-1953). Diede ordini di abbattere gli UFO alle forze aeree dell'epoca, come ad esempio un emblematico caso avvenuto nel 1949. Questa politica fu portata avanti da Eisenhower, almeno fino alla fine degli anni '50, quando divenne chiaro che la tecnologia dei "visitatori" era troppo avanzata e' fu chiaro che era impossibile abbattere i famosi dischi volanti. Questi ordini da sempre sono stati nascosti da parte dell'US Air Force. Tuttavia un sorprendente documento Britannico declassificato ad ottobre 2008 ha confermato che il pilota americano Milton Torres, era stato ordinato di fare fuoco su di un UFO, la cui dimensione era pari a quello di un aereo di linea nel 1957.

2. Dwight Eisenhower (1953-1961): Fu perfettamente consapevole della situazione che si era presentato fino ad allora, ed apparentemente continuo' la politica di Truman, fino alla meta' degli anni '50. Stanto Friedman nel 1954 ebbe un incontro molto ravvicinato con una di queste navi aliene presso la Base Aerea di Muroc ed anche se ci sono alcuni riscontri a favore dobbiamo dire che questo episodio non puo' venir confermato appieno.

3. John Kennedy (1961-1963): Secondo molti Kennedy e Johnson erano pienamente consapevoli del fenomeno. Si pensa nel mondo ufologico che la volonta' di rivelare questa realta' aliena al mondo porto' al suo assassinio. Tuttavia, Jim Garrison, il procuratore di New Orleans che condusse negli anni '60 l'inchiesta dopo la sua morte, dichiaro' che Fred Crisman (che era stato implicato nell'incidente nell'Isola di Maury nel giugno del 1947) era amico di Clay Shaw che fu uno dei cospiratori.

4. Lyndon Johnson (1963-1968): Fu avvicinato dai responsabili Agenti della CIA che lo informarono sulla materia. A quanto pare non volle interessarsi direttamente alle informazioni messe a disposizione e affido' l'incarico al vice Presidente Hubert Humphrey che fu informato in seguito. Successivamente Humphrey pubblicamente dichiaro' che queste informazioni rese pubbliche potevano portare a conseguenze imprevedibili.

5. Richard Nixon (1969-1974): Dato che aveva occupato la vice Presidenza sotto l'Amministrazione Eisenhower, Nixon fu molto informato tanto da portalo a confidarsi con alcuni amici, tra cui Jackie Gleason.
Beverly, la moglie di Gleason fu portata assieme al marito in una Base Militare in Florida e gli furono mostrati alcuni frammenti di UFO, non un disco intatto. Ma tuttavia non fece menzione di eventuali corpi alieni morti. Questo atteggiamento di Nixon fu giudicato molto preoccupante dai vertici delle varie Agenzie di Intelligence all'epoca e cosi' ai successivi Presidenti fu dato accesso in modo cosi' ampio alle informazioni.

6. Jimmy Carter (1977-1981): Cerco' di indagare, ma gli fu detto di stare alla larga da queste faccende, e fu costretto a ritirare la promessa che fece in campagna elettorale nel "rivelare tutto" circa gli UFO.

7. Ronald Regan (1981-1989): Sia Regan che la moglie furono molto interessati a questi casi, ma il suo staff gli suggeri' di non rivelare troppe informazioni al riguardo in quanto poteva essere rischioso per la sua carriere politica (e non solo). Prima della sua elezione, gli amici ricordarono che in un'ocasione il futuro Presidente arrivo' tardi ad un ricevimento in quanto assieme alla moglie fu testimone di uno strano avvistamento. Mentre erano diretti alla festa videro per la strada e piu' precisamente a Mulhound Drive sulle colline di Los Angeles un oggetto luminoso. Era un disco d'argento che stava avanzando verso la loro direzione, i due scesero dall'auto per poter meglio osservare l'oggetto. Tutto quello che ricordarono in seguito e' che passarono 45 minuti dal momento in cui effettuarono l'avvistamento fino a quando risalirono sulla loro auto per ripartire. Quello che accadde nel frattempo era stato dimenticato. Questo avvenimento durante la carica non fu rivelato e non vi e' motivo per dubitare di questa storia, e questo evento forse porto' i Reagan a credere nella possibile minaccia degli UFOs.

8. Geoge Bush (1989-1993); Si presume che George HW Bush sapesse qualcosa in quanto fu capo delle CIA, ma con tutta probabilita' considerato il fatto che la sua elezione fu una nomina per decisione politica egli non fu a conoscenza a pieno del fenomeno.

9. Bill Clinton (1993-2001): Si interesso' alla questione anche grazie all'amicizia con Laurence Rockfeller, che per svariati anni cerco' di attirare l'attenzione dei leader mondiali al fenomeno. Avevano ricevuto Rockfeller nel loro ranch nel Montana, per parlare dell'argomento, ma Bill fece intuire che non poteva esporsi piu' di tanto davanti all'opinione pubblica.

10. George W. Bush (2001-2009): Non si hanno certezze sul fatto che Bush fu informato sulla questione. Probabilmente visti i trascorsi di piccoli episodi di alcool e droga ed alle sue credenze religiose, potrebbero aver dissuaso ai suoi fedeli nel rivelare una qualsiasi informazione a meno che egli non l'avesse richiesta.

Fonte c.r.u.l.
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6 Anni 7 Mesi fa #55253 da ParanormalStudio Emiliano
Risposta da ParanormalStudio Emiliano al topic UFO e Presidenti USA
Premettendo che starei incollato al televisore se un giorno decidessero di fare una conferenza live dove si svelano tutti i "segreti" della NASA, mi chiedo cosa rivelerebbero davvero. Segreti tecnologici, strategici o molto di più?

Supponendo che le voci da te riportate siano davvero veritiere, mi sorgono delle domande. Esempio, perché mai se Truman sapeva di essere a cospetto di navicelle aliene avrebbe dato ordine di abbattere gli "oggetti non identificati"? O erano navicelle aliene o erano non identificati. Giustamente forse Truman ha semplicemente dato l'ordine di abbattere qualsiasi cosa sorvolasse il territorio degli USA del quale non ne conoscesse l'origine, senza però implicitamente supporre che si trattasse di tecnologia aliena. Magari non l'ha mai pensato. Al tempo stesso mi pare scontato anche che quando Nixon svelò ad amici intimi (così intimi che qualcuno poi abbia saputo questa cosa) frammenti di un oggetto non identificato, probabilmente di un materiale nuovo e particolare, i servizi segreti si siano "allarmati" per l'eventuale fuoriuscita di queste informazioni che potevano avere poi un gran peso a livello politico, militare ed economico, nonché mostrare una certa arretratezza verso un altro popolo di questo mondo invece che essere al top come era molto importante apparire a quel tempo (e tengo a ricordare che al tempo non c'erano materiali che oggi vediamo comunemente ogni giorno, quindi quel materiale nuovo e particolare non per forza doveva venire dallo spazio).

Insomma, quello che voglio dire è che c'è anche una chiave di lettura sugli UFO in questi stessi fatti elencati che non contempli i "visitors", fatta eccezione di quelle dove si dice che il Presidente abbia avuto un incontro ravvicinato proprio con la razza aliena, ma direi che in quel caso il margine di discussione è praticamente nullo e si limita al "ci credo" "non ci credo".

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6 Anni 7 Mesi fa #55256 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic UFO e Presidenti USA
Il credere o il non credere non fa la storia dell'ufologia. La storia (militare) invece, ci conferma a più riprese che i radar, fin dai primissimi anni '50, furono testimoni (i loro tracciati parlano da soli) di oggetti anomali che denotavano movimenti intelligenti. Con disinvoltura estrema viaggiavano a velocità impossibili per l'uomo, senza contare le "partenze" e gli "arresti" improvvisi. Movimenti ai quali ancora oggi, nessun essere vivente sarebbe capace di sopportare. Pur con tutta una serie di reticenze e di dinieghi possibili, non si può non dire che l'allusione a nuvole, lanterne cinesi, meteore, stormi di uccelli, ecc, fa acqua da tutte le parti quando si prende a testimoniare un radar ben "letto" da esperti del settore con decine di anni di servizio alle spalle.

La presenza di questi oggetti non è mai di fatto, stata messa in discussione, nonostante le varie commissioni nate e succedutesi negli anni per screditare il fenomeno. Si dovrebbe leggere il testo del Rapporto Condon il meno sospettabile a mio avviso di UFOMANIA.... Ebbene, alle pagine 819-838 della edizione Bantam è riportato il testo integrale dell'AIR FORCE REGULATION 80-17, un regolamento dell'aeronautica militare degli Stati Uniti in vigore fin dal 1953, che contiene le disposizioni per la raccolta sugli avvistamenti UFO e per la diffusione alla stampa, e al pubblico in genere, di tali informazioni.

Ebbene, al paragrafo 5, punto "C", del regolamento in questione è stabilito che la stampa e il pubblico non devono essere informati degli avvistamenti a meno che gli stessi non risultano POSITIVAMENTE SPIEGATI in termini di FENOMENI FAMILIARI O COMUNQUE CONOSCIUTI. Ma c'è di più, in base ad un altro documento militare, il JANAP 146 (Joint-Army-Navy-Air-Publication 146), intima che chiunque, del personale in servizio, osasse diffondere senza autorizzazione informazioni sugli oggetti volanti non identificati, incorrerebbe nelle sanzioni previste nel Titolo 18 del Codice Statunitense, capitolo 37, le quali prevedono (e prevedevano) un'ammenda iniziale di 10.000 dollari fino a 10 anni di prigione.
Un pò eccessivo per un fenomeno che non dovrebbe esistere...
Un saluto
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6 Anni 7 Mesi fa #55257 da Gemini
Risposta da Gemini al topic UFO e Presidenti USA
Si ma perché parlare solo dei presidenti statunitensi? Estendiamo il discorso anche su altre nazioni che non siano gli USA...la maggior parte degli avvistamenti e dei fenomeni ufologici si concentrano sempre nelle americhe, perché non il Giappone, la Russia o l' Italia? Questo mi fa pensare...

πνεύματος
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6 Anni 7 Mesi fa - 6 Anni 7 Mesi fa #55259 da ParanormalStudio Emiliano
Risposta da ParanormalStudio Emiliano al topic UFO e Presidenti USA

KitCarson1971 ha scritto: oggetti anomali che denotavano movimenti intelligenti.

Non implica il "è una navicella spaziale".

KitCarson1971 ha scritto: a velocità impossibili per l'uomo, senza contare le "partenze" e gli "arresti" improvvisi. Movimenti ai quali ancora oggi, nessun essere vivente sarebbe capace di sopportare

Non implica che all'interno ci dovesse per forza essere qualcuno.

KitCarson1971 ha scritto: non si può non dire che l'allusione a nuvole, lanterne cinesi, meteore, stormi di uccelli, ecc,

Non è per forza questa l'alternativa, palesemente improbabile.

KitCarson1971 ha scritto: La presenza di questi oggetti non è mai di fatto, stata messa in discussione

Certo che no... la presenza degli oggetti no, degli UFO come alieni si. C'è differenza.

KitCarson1971 ha scritto: un regolamento dell'aeronautica militare degli Stati Uniti in vigore fin dal 1953, che contiene le disposizioni per la raccolta sugli avvistamenti UFO e per la diffusione alla stampa, e al pubblico in genere, di tali informazioni.

Certamente, può avere ripercussioni gravissime affermare che uno stato nemico o meno abbia potenzialità (e quindi un indice di minaccia) così elevato, farebbe crollare i mercati, l'economia dell'intero paese, oltre al panico, la destabilizzazione socio-politica ecc... Non ci sono solo "gli alieni e la paura dell'essere di un altro mondo" il motivo per cui tacere cosa siano realmente gli UFO.

KitCarson1971 ha scritto: il pubblico non devono essere informati degli avvistamenti a meno che gli stessi non risultano POSITIVAMENTE SPIEGATI in termini di FENOMENI FAMILIARI O COMUNQUE CONOSCIUTI. Ma c'è di più, in base ad un altro documento militare, il JANAP 146 (Joint-Army-Navy-Air-Publication 146), intima che chiunque, del personale in servizio, osasse diffondere senza autorizzazione informazioni sugli oggetti volanti non identificati, incorrerebbe nelle sanzioni previste nel Titolo 18 del Codice Statunitense, capitolo 37, le quali prevedono (e prevedevano) un'ammenda iniziale di 10.000 dollari fino a 10 anni di prigione.

Proprio per le ripercussioni dette sopra.



Io non sto negando l'esistenza degli UFO, ma sto mettendo seri dubbi sul fatto che mantenere il segreto sia strettamente legato a tecnologia aliena. Io ci vedo tante altre motivazioni terrene e di grande importanza.

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Ultima Modifica 6 Anni 7 Mesi fa da ParanormalStudio Emiliano. Motivo: spaziature testo
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6 Anni 7 Mesi fa #55260 da KitCarson1971
Risposta da KitCarson1971 al topic UFO e Presidenti USA
Certamente io non sono in grado di affermare che gli OVNI siano pilotati da ET, ma se partiamo dal presupposto ( e che presupposto) che questi oggetti, per le loro prestazioni, siano fuori dalla portata tecnologica umana, è logico pensare (1+1 fa sempre 2) che chi li guida non siano terrestri. L'imbarazzo dei governi è sempre stato palese, non si possono negare le varie inchieste preposte al diniego di intromissioni non terrestri. Ma così facendo ci si tirava la zappetta sui piedi, vedi (su) astronomi, fisici, e scienziati vari, nonchè presidenti e astronauti, imbarazzati a loro volta. NON qui, sulla Terra, ma nello spazio. Con l'aiuto del mio amico Staccioli ne riporto qualcuno:


24 maggio 1962.

Pilota: Scott Carpenter; capsula: Mercury «Aurora 7»; quote orbitali: km 1250/150.
Durante la sesta orbita avvista e fotografa diversi corpi sconosciuti, dei quali non sa indicare le dimensioni.

16 maggio 1963.

Pilota: L. Gordon Cooper; capsula: Mercury «Faith 7»; quote orbitali: km 270/160.
Durante la quindicesima orbita vede avvicinarsi «un oggetto verdastro luminescente, seguito da una coda rosso-arancione, in moto da Est verso Ovest». A Terra il radar della stazione di avvistamento di Muchea, che segue il volo di Cooper, inquadra anch'esso l'oggetto, stimandone la quota a circa 150 km.

8 aprile 1964.

Capsula senza ' equipaggio Gemini 1; quote orbitali: km 330/160.
Subito dopo l'equilibramento in orbita, la capsula viene avvicinata da quattro oggetti sconosciuti che, come rivelano i radar delle stazioni terrestri, la seguono per tutto il suo primo giro intorno al nostro pianeta. Quindi scattano via all'improvviso e scompaiono nello spazio. LA NASA in un primo momento spiegò trattarsi delle parti strutturali del secondo stadio del vettore (un missile Titan), separatesi dalla capsula stessa. Questa spiegazione venne tuttavia smentita quando si apprese che il piano di volo non prevedeva tale separazione, e che in effetti il secondo stadio del vettore e la capsula erano rimasti congiunti fin quando non si disintegrarono precipitando insieme nell'atmosfera. La NASA non emise altri comunicati.

4 giugno 1965.

Piloti: James McDivitt e Edward F. White; capsula: Gemini 4; quote orbitali: km 280/160
Sopra le Hawaii, McDivitt avvista un «singolare oggetto cilindrico, con delle sporgenze simili a braccai», e lo riprende con la cinepresa di bordo. Calcola la distanza a circa 15 chilometri, e parla di «dimensioni notevoli».
L'oggetto scompare alla vista quando il Sole va a battere direttamente sul vetro della capsula. In seguito, sulle coste cinesi, viene fotografata una luce chiara simile ad una grande stella, in movimento ad una quota superiore. Per il primo avvistamento, la NASA parlò del satellite Pegasus-B destinato allo studio delle micrometeoriti; ma, fatti i conti, si scopri che esso doveva trovarsi a oltre 1800 chilometri dalla Gemini, e di conseguenza risultare invisibile. Del secondo avvistamento non si disse nulla: tuttavia, cosa singolare, di quest'ultimo venne fatta conoscere la documentazione fotografica mentre, al contrario, le immagini relative al primo «caso» non furono rese note. Anche la Commissione Condon è stata costretta a siglare come «unknown» l'oggetto osservato da McDivitt. C'è da aggiungere, comunque, che al termine del volo l'agenzia United Press divulgò la seguente dichiarazione di un portavoce dell'ente nazionale americano: «Un accurato esame delle foto scattate da McDivitt dimostra che il veicolo avvistato non ha alcuna analogia con un satellite artificiale».

4 dicembre 1965..

Piloti: Frank Borman e James Lovell; capsula: Gemini 7; quote orbitali: km 330/160.
Durante la seconda orbita Borman segnala un oggetto luminoso davanti alla capsula, che non può essere il razzo vettore, in quanto anche quest'ultimo risulta visibile attraverso l'oblò. Più tardi vengono fotografate strane luminosità azzurrognole, munite di appendici vaporose, che passano sotto la Gemini. Per il primo avvistamento, la NASA parla di un ignoto frammento di vettore in orbita, forse i resti di un Titan ma il NORAD (l'ente cÌe segue le rotte di ogni satellite) dichiara: «E' impossibile che resti di un Titan o di qualsiasi altro missile si possano trovare in quella posizione». Per il secondo avvistamento si parlò di fulmini globulari nell'alta atmosfera.

20 luglio 1966.

Piloti: Mike Collins e John Young; capsula: Gemini 1.0; quote orbitali: km 763/257.
Alle 7,20 del mattino la Radio Svizzera trasmette la seguente notizia: «Mai astronauti sono stati tanto taciturni come Mike Collins e John Young. Li si è addirittura obbligati a parlare. Collins ha alla fine dichiarato che avevano visto un oggetto tanto grande e lucente da poter addirittura essere scambiato per un pianeta».

12 settembre 1966.

Piloti: Charles Conrad e Richard F. Gordon; capsula: Gemini 11; quote orbitali: km 370/185.
Sull'Atlantico meridionale Conrad fotografa «un globo di luce giallo arancione, molto brillante». Secondo il San. José Mercury News, al ritorno Gordon dichiara: «Lo vedemmo dall'oblò di sinistra mentre ci superava. Sembrava proprio un mezzo spaziale (...) Scattammo in fretta qualche foto. era giallo-arancione, doveva essere metallico per avere simili riflessi».
La NASA parlò del satellite sovietico Proton ITI: ma i dati dell'orbita, ancora una volta, non coincidevano con quelli reali, ed inoltre i satelliti del tipo Proton hanno forma di un cilindro appiattito, mentre l'oggetto fotografato da Conrad appare simile ad una sfera leggermente schiacciata e circondata da un anello.

Dicembre 1968.

Piloti: Frank Borman, James Lovell e William Anders; capsula: Apollo 8; missione circumlunare.
Ecco ciò che accadde alla missione del comandante Borman, secondo quanto rivelato dal settimanale americano National Examiner e dallo scrittore svedese Gòsta Rehn nel suo libro Telefaten àr hàr! (Gòteborg-Malinò,1973), a quanto consta, mai smentiti. Durante la rotta verso il nostro satellite l'equipaggio dell'Apollo 8 nota un oggetto discoidale che assume una rotta parallela a quella della capsula. Gli strumenti di bordo cessano di funzionare. Un forte senso di stordimento ed acuti dolori alle orecchie vengono provati dagli astronauti, che però correggono la rotta dell'Apollo.
L'UFO si allontana velocemente e a bordo gli strumenti ricominciano a funzionare. I contatti a Terra, con Houston, interrotti a causa delle interferenze, sono ripresi. Ma l'avventura non è ancora finita. Entrati in orbita lunare, si presenta un altro UFO, enorme, che emana una luce purpurea:
all'apparizione seguono ondate di calore, ronzii insopportabili, e le apparecchiature si bloccano di nuovo.
Borman, Lovell e Anders sono colti da emicrania, difficoltà di respirazione, tremori alle mani, «vuoti di memoria». Il tutto dura una decina di minuti, mentre a Houston i tecnici Russel Hoicombe e Scott Harnister stabiliscono che l'Apollo si é allontanato dalla rotta stabilita che non potrà essere diretto nuovamente verso la Terra. I tre astronauti escono dalla. situazione critica per la loro presenza di spirito, facendo ricorso ai comandi manuali. La missione può essere così portata felicemente a termine.
Al loro ritorno la NASA fa riferimento ai disturbi dell'equipaggio dell'Apollo 8 (il primo ad aver affettuato un viaggio così lungo e ad aver circumnavigato il nostro satellite), ma le vere cause di essi secondo il National Examiner e Gosta Rehn, sono taciute per il timore di far sorgere il panico.

Novembre 1969.

Piloti: Charles Conrad, Richard Gordon e Alan Bean; capsula: Apollo 12; volo e discesa sulla Luna.
Durante il volo di trasferimento verso il nostro satellite, il 15 novembre alle ore 14,18 il comandante Conrad riferisce a Houston: «Da ieri siamo accompagnati da un curioso oggetto che vediamo dagli oblò quando l'angolo di rotazione è di 35, gradi. Che cosa potrebbe essere?»
Nessuno dei membri dell'equipaggio fu in grado di riconoscere l'oggetto, che sembrava animato da un moto rotatorio. Il fatto venne confermato da dottor Glenn Seaborg, Premio Nobel e presidente della Commissione per l'energia Atomica, il quale ne parlò sulla rivista Valeurs Actuelle del dicembre 1969. Ma anche per questa missione lunare si dovettero registrare altri imprevisti. Lo studioso tedesco Adolf Scheneider, nel suo libro Besucher aus dem All, afferma che gli astronauti incontrarono gli altri corpi spaziali sulla rotta dell'Apollo 12 e che così li descrissero a Houston:
«L'oggetto è luminosissimo, ha una rotazione al secondo... o una e mezzo... o, almeno, scintilla in quel lasso di tempo. L'altro si allontana a grande velocità». Cosi' prosegue poi Schneider:
«Quando gli astronauti arrivarono sulla Luna udirono, come i tecnici di Houston, rumori strani: specie di pigolii, fischi, parole incomprensibili. Ed un terzo bizzarro avvenimento si ebbe durante il ritorno sulla Terra: l'equipaggio vide sull'India un oggetto rosso, brillante, che scomparve di . colpo. Ecco la comunicazione dell'Apollo 12:
"Adesso è al centro del globo terrestre, è davvero luminosissimo, sembra avere uno spessore considerevole, è accecante. Non possiamo immaginare che cosa sia... è grande almeno quanto Venere".
Sviluppati i film ripresi sulla Luna, si notò una specie di alone argenteo lucente che, in apparenza, seguiva Conrad.
«Un funzionario della CIA», afferma sempre Schneider, «dichiarò che l'organizz'azione era in possesso di numerose prove circa l'esistenza degli UFO ed il loro controllo da parte di esseri intelligenti».

Testimonianze dirette

Più volte gli astronauti (molti dei quali sono rimasti fortemente impressionati dall'incontro con gli UFO) hanno parlato in pubblico o rilasciato dichiarazioni sulle loro esperienze. Ne raccogliamo una serie delle più significative.

Maggiore Gordon Cooper
Uno degli astronauti della capsula Mercury, e ultimo americano a volare nell.o spazio da solo.
Il 15 maggio 1963 salì nello spazio nella Mercury per effettuare un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante l'orbita finale, avvisò la stazione di Muchea (vicino Perth in Australia) che stava vedendo un oggetto luminoso, grigiastro, di fronte a lui che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L'UFO era solido e reale, tant'è che era stato rilevato anche dal radar della stazione di Muchea.
L'avvistamento di Cooper fu riportato dal circuito televisivo nazionale, che seguiva il volo passo passo; ma quando l'astronauta atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato permesso fare domande circa l'avvistamento.
Il Maggiore Cooper credeva fortemente negli UFO. Dieci anni prima, nel J951 aveva avvistato una formazione di oggetti volanti sconosciuti, mentre sorvolava la Germania Ovest a bordo di un F-86. Gli oggetti erano metallici, a forma di Disco e volavano ad una considerevole altitudine.
Il maggiore Cooper rilasciò una testimonianza di fronte alle Nazioni Unite: "Io credo che questi veicoli extra terrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il nostro pianeta e provengano da altri pianeti... Molti miei colleghi astronauti sono riluttanti a parlare di UFO... Io ho avuto l'occasione nel 1951 di poterne osservare molti, in due giorni diversi; erano di dimensioni differenti, volavano in formazione da combattimento, da est verso l'ovest d'Europa".
E secondo un' intervista registrata fatta da J.L. Ferrando, il maggiore Cooper affermò:
"Per molti anni ho vissuto con un segreto, imposto a me come a tutti gli astronauti. Posso ora rivelare che ogni giorno negli Stati Uniti i nostri strumenti radar intercettano oggetti di forme e composizioni a noi sconosciute. E ci sono migliaia di rapporti di testimoni ed una gran quantità di documenti che lo provano, ma nessuno vuole renderli pubblici".
Perché? gli ha chiesto l'intervistatore. "Perché le autorità hanno paura che la gente possa pensare agli UFO come a invasori ostili. Perciò la parola d'ordine è ancora: dobbiamo evitare il panico a tutti i costi".
. "Inoltre", ha aggiunto Cooper, "sono stato testimone di un fenomeno straordinario, qui sul pianeta Terra. E' accaduto qualche mese fa in Florida. Ho visto con i miei occhi una zona ben delineata di terreno che si stava consumando con delle fiamme, con quattro solchi sulla sinistra lasciati da un oggetto volante che era sceso nel centro del campo. I piloti avevano lasciato il veicolo (c'erano altre tracce che lo provavano). Sembrava avessero studiato la topografia del luogo, avevano raccolto campioni di terreno e poi, probabilmente, erano tornati da dove erano venuti, scomparendo ad una velocità incredibile... Casualmente ho poi scoperto che le autorità avevano fatto di tutto perché questo avvenimento non fosse portato a conoscenza della stampa e della televisione, per paura di una reazione di panico da parte del pubblico".

James Lovell e Frank Borman
Nel dicembre del 1965, gli astronauti della navicella Gemini Lovell e Borman videro degli UFO durante la loro seconda orbita di quel volo che durò 14 giorni. Borman raccontò che vide una navicella non identificata a poca distanza dalla capsula. La torre di controllo di Cape Kennedy gli disse che stava vedendo la parte finale della loro navicella. Borman confermò che quello che stava osservando era sicuramente qualcosa di completamente diverso dalla loro navicella.
Ecco il dialogo svoltosi fra Gemini 7 e la base:
Lovell: Un oggetto vola alto sopra di noi, ad ore 10.00!
Capcom: Qui è Houston. Ripeti ancora, 7 !
Lovell: Ho detto che c'è un oggetto che vola alto, ad ore 10.00!
Capcom: Gemini 7, è veramente un avvistamento?
Lovell: Si é vero. Siamo testimoni di numerosi avvistamenti in questo momento.
Capcom: ...potete stimare la distanza o la grandezza?
Loveli: Gli UFO sono sulla nostra traiettoria...
Donald Slayton
Astronauta del progetto Mercury, rivelò in un'intervista che aveva visto un UFO nel 1951:
"Stavo collaudando un caccia P-51 a Minneapolis quando scorsi quell'oggetto. Ero a circa 10.000 piedi di altezza in un pomeriggio di sole. Pensai che fosse un nibbio, poi mi resi conto che nessun nibbio vola a quell'altezza. Più mi avvicinavo, più l'oggetto mi appariva simile a un pallone gonfiato, grigio e di circa un metro di diametro. Ma non appena gli andai davanti la "cosa" non somigliò più a un pallone.
Sembrava un disco volante.
Allo stesso tempo realizzai che l'oggetto stava improvvisamente allontanandosi da me, ad una velocità di circa 450 chilometri l'ora. Lo inseguii per un breve tratto, ma d'improvviso l'oggetto virò a 45 gradi, accelerò e sparì".

Maggiore Robert White
Il 17 luglio 1962 White dichiarò di aver visto un. UFO durante un volo ad un'altezza di 80 chilometri su un X-15. Così disse alla base: "Non ho idea di che cosa possa essere. E' di colore grigiastro ed è di circa 10-15 metri di lunghezza". Poi, secondo un articolo del Time Magazine, il maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono cose quassù! E' indubbio!" .

Il pilota della NASA Joseph A.Walker
L'11 maggio 1962 Walker dichiarò di aver avuto disposizione di intercettare gli UFO eventualmente avvistati durante i voli sul suo X-15. Aveva già filmato 5 o 6 UFO durante un volo nell'aprile del 1962 ad un'altezza di 80 chilometri. Era la seconda volta che filmava degli ÙFO in volo.
Durante una conferenza al Secondo Meeting Nazionale sugli usi pacifici delle ricerche spaziali dichiarò: "Non sono autorizzato a dire nulla. Tutto quello che so é ciò che compare sul film che è stato sviluppato dopo il volo". Nessuno di questi film fino ad oggi è mai stato fatto visionare al pubblico.

Comandante Eugene Cernan
Cernan è stato il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973 affermò quanto segue:
"Molte volte mi sono state poste domande circa gli UFO. Ho già detto pubblicamente che sono qualche altra cosa rispetto a noi, qualcosa che viene da un'altra civiltà".

Scott Carpenter
"In qualsiasi momento, quando gli astronauti sono nello spazio da soli, c'è una costante sorveglianza da parte degli UFO".

Maurice Chatelain della NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, responsabilè del Sistema di Comunicazioni della NASA confermò che Armstrong aveva veramente detto di aver visto degli UFO sul bordo di quel cratere lunare. Chatelain pensa che gli UFO possano provenire dal nostro stesso sistema solare, in particolare da Titano. Ecco alcune sue dichiarazioni:
"Gli incontri ravvicinati sono eventi ben conosciuti alla NASA, ma nessun ne ha mai parlato fin ad ora". Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti a distanza, a volte anche abbastanza ravvicinata, da veicoli spaziali di natura extraterrestre: da dischi volanti o da UFO, se li volete chiamare con quel nome. Ogni volta che ciò si è verificato, gli astronauti hanno informato la torre di controllo che ha sempre ordinato il più assoluto silenzio". "Credo che Walter Schirra a bordo del Mercury 8 sia stato il primo degli astronauti ad usare il nome in codice 'Santa Klaus' per indicare la presenza di dischi volanti nei pressi della capsula spaziale. Per esempio James Lovell, a bordo dell'Apollo 8, disse improvvisamente "Vi informo che c'è Santa Klaus"...
Anche se ciò accadde il giorno di Natale del 1968, molta gente ebbe la sensazione che c'era dell'ALTRO dietro le sue parole...
Un saluto